Uno studio pubblicato nel numero di febbraio 2021 del Journal of Cosmetic Dermatology e condotto dal Dipartimento di Dermatologia dell’Università di Al Minya, in Egitto, ha dimostrato che  la carbossiterapia è un trattamento efficace nel ridurre le smagliature e rendere la pelle più elastica.

Venti pazienti sono stati  sottoposti a 8 sedute di carbossiterapia, a intervalli di due settimane l’una dall’altra.  Le aree interessate sono state fotografate e sono stati prelevati campioni di pelle prima e dopo i 4 mesi di trattamento. Utilizzando una telecamera 3D computerizzata e una speciale colorazione istologica, la cute è stata analizzata per valutare la condizione del collagene e delle fibre elastiche.

 

I risultati sono stati molto incoraggianti: si è registrata una significativa riduzione di lunghezza e larghezza delle smagliature, ben visibile anche a occhio nudo. L’analisi istometrica ha mostrato un aumento dello spessore epidermico e una migliore organizzazione delle fibre elastiche. Inoltre si è verificato un aumento del contenuto di collagene, diventato più denso, disposto in fasci e parallelo all’epidermide.

Ma perché la terapia con l'anidride carbonica funziona contro le smagliature?

Perché è in grado di stimolare l’angiogenesi locale, ovvero la formazione di nuovi vasi sanguigni a partire da quelli esistenti. Questo provoca un effetto diretto sui fibroblasti che iniziano a produrre collagene. Non solo: aumentando la circolazione, la carbossiterapia può avere un effetto anche sulla ripigmentazione delle aree cicatrizzate. Così assumono un colore più simile al tono originario della cute, facendo risultare le smagliature praticamente impercettibili.

Solitamente, per le striae rubrae, cioè per le smagliature da poco comparse e che hanno una colorazione rosso-violacea, il numero di sedute consigliate è di 4-5, a distanza di una settimana l’una dall’altra. Per le smagliature di vecchia data invece (striae albae), potrebbe essere indicato far seguire un ciclo di sedute di carbossiterapia a sessioni mensili di laser frazionato. Ogni seduta di laserterapia, a sua volta, può essere preceduta da un trattamento di carbossiterapia. L’ago con cui si inietta l’anidride carbonica viene introdotto superficialmente e con una particolare inclinazione in modo che il gas penetri nella lesione, separandola dai piani sottostanti. Questa tecnica permette poi al laser di colpire in modo più uniforme e in profondità la smagliatura, così da migliorare l’efficacia del trattamento.

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