Dette anche strie atrofiche, le smagliature si presentano quando la pelle è sottoposta a una tensione eccessiva. Succede per esempio quando si prende peso rapidamente, durante l’accrescimento in età puberale oppure in gravidanza. L’eccessiva distensione della cute provoca una lesione delle fibre di collagene negli strati più profondi del derma.
Così, in superficie, appaiano delle striature rosse-violacee che diventano col tempo bianco-perlacee. Tra le cause che predispongono alla formazione delle smagliature si annoverano anche lo stress eccessivo e prolungato (a causa della sovrapproduzione di cortisolo) e le terapie a lungo termine con corticosteroidi. Il fattore ormonale infatti pare abbia un’incidenza notevole nell’indebolire le fibre elastiche presenti nella pelle. La formazione delle smagliature passa attraverso tre stadi evolutivi:
- Stadio 1: la zona interessata (solitamente cosce, fianchi, glutei, addome e seno, ma anche braccia e polpacci) diventa pruriginosa e brucia o non dà sintomi. A livello del derma le fibre elastiche si dispongono irregolarmente.
- Stadio 2: in superficie compaiono delle strie rosso-violacee. Nel derma i fibroblasti cercano di produrre nuove fibre di collagene ed elastina che però non riescono più a riposizionarsi correttamente.
- Stadio 3: le strie rosse diventano bianco perla, le lesioni assumono un aspetto del tutto simile a quello di una cicatrice. La zona è meno ricca di vasi e il tessuto che si riforma è una sorta di rattoppo.

Trattamenti consigliati
I trattamenti suggeriti sono: needling, biorivitalizzazione, laser CO2, spesso in combinazione tra loro.