Centocinquanta volte al giorno. È questa la frequenza con cui, secondo i dermatologi della London Clinic, pieghiamo il collo per guardare lo smartphone. La conseguenza? La sindrome del “tech neck“, ossia la comparsa di precoci rughe sul collo. E a soffrirne, come hanno rilevato i ricercatori, sono soprattutto le donne tra i 18 e i 39 anni. Come rimediare? Gli step da seguire sono diversi, dalla beauty routine ai ritocchini soft. Ma per prima cosa, bisogna fare attenzione alla postura.
Occhio alle posizioni sbagliate
Greta Garbo si faceva fotografare sempre con il mento sollevato e il collo allungato. Non era solo una posa altezzosa: era un trucco per far sparire le collane di Venere. Queste pieghe, che tutti noi abbiamo, sono dovute alla postura e ai movimenti del collo e con il tempo si accentuano sempre di più. Se evitare le loro comparsa è impossibile, si può però fare in modo che non peggiorino con posizioni errate. A partire da quando si guarda il cellulare. La giusta distanza fra telefono e viso è quella che si ottiene piegando il braccio di circa 45 gradi, con la mano che impugna il device poco al di sotto del livello della spalla. Altrio consiglio: sistemare il monitor del computer sollevato rispetto alla scrivania di circa 20 centimetri per evitare di piegare la testa quando si lavora. Infine controllare l’altezza del cuscino su cui dormi: non dovrebbe superare i 10 centimetri per non costringere il collo stare piegato per molte ore.

Le cure quotidiane per il collo
Il secondo passo è la skincare quotidiana. Si comincia con la detersione, che deve essere delicata e profonda allo stesso tempo, per togliere i residui del make up. La pelle in questa zona è molto delicata e sottile e non va mai strofinata, meglio scegliere un latte detergente passandolo con un dischetto di cotone e picchiettando la zona con un tonico non alcolico. Se il collo non è particolarmente segnato, è sufficiente applicare mattina e sera la stessa crema idratante che si usa per il viso: quella da giorno deve avere i filtri Uv, per proteggere la pelle dal foto-invecchiamento.

Quando cominciano ad apparire increspature e primi cedimenti, ci vuole un trattamento intensivo. Sì a uno scrub molto delicato, con granuli fini, da fare una volta alla settimana. Subito dopo, una maschera idratante, con sostanze antiossidanti: molto pratiche quelle in tessuto, già impregnate di una miscela di principi attivi» consiglia l’esperta. Tutti i giorni le cure devono essere mirate: al mattino si può usare un siero dalle proprietà elasticizzanti, per esempio a base di acido boswelico e, subito dopo, una crema idratante con acido ialuronico. La sera si prosegue la beauty routine con soluzioni cosmetiche ancora più specifiche. I prodotti di ultima generazione assomigliano sempre più ai trattamenti di medicina estetica. Sono quasi tutti a base di peptidi, sostanze che a seconda della loro composizione, svolgono funzioni diverse, per esempio ridensificante o liftante. Il cosmetico va massaggiato per almeno un minuto con un movimento anti gravità: si fanno scorrere i palmi delle mani dalle clavicole verso il mento. Senza dimenticare la nuca: le rughe si formano anche dietro.
I ritocchini per ringiovanire il collo
“Rinfrescare” il collo è possibile anche senza ricorrere a trattamenti strong. Può essere utile la radiofrequenza che stimola la produzione di nuove fibre elastiche. In genere si consigliano 4-5 sedute, da fare una volta alla settimana, e come mantenimento, una seduta una volta al mese. In associazione alla radiofrequenza si può programmare un ciclo di biorivitalizzazione: punturine che iniettano in profondità un cocktail di sostanze rigeneranti come vitamine, amminoacidi, acido ialuronico. Un effetto simile si ottiene anche con i fili in PDO, un materiale riassorbibile: vengono infilati sotto cute creando una specie di reticolo di sostegno che dona maggiore tonicità alla pelle. Il loro impianto, per effetto del microtrauma che si crea, stimola la pelle a produrre nuovo collagene e gli effetti si notano dopo 3 settimane e perdurano per 6-8 mesi. Se i cedimenti sono piuttosto accentuati, al posto di questi fili biostimolanti si possono usare dei fili di trazione: a differenza dei primi, la loro superficie non è liscia ma intervallata da piccoli coni che si ancorano alla pelle e la tendono nella direzione voluta.
